Storie di mare – Cervo Ligure



Un’altra storia interessante riguarda i corallini di Cervo Ligure, splendido paesino arroccato sul mare nella riviera di ponente , verso Imperia. Gli abitanti di Cervo Ligure divennero esperti nell’arte della marineria sin dal XII secolo grazie all’intervento di Genova, che li utilizzava per la propria flotta. Diventarono ben presto autonomi, tanto che armarono grosse barche, utilizzate per vari scopi tra i quali la pesca del corallo. Queste barche erano fregate con vela latina, e normalmente erano chiamate “Coralline”, appunto per l’uso al quale erano adibite. Erano robuste e veloci imbarcazioni, capaci di ospitare nove marinai.

Tutto il paese aveva deciso di offrire il proprio contributo per la costruzione di una chiesetta per proteggere e difendere i suoi figli da ogni pericolo proveniente dal mare. Così si approntò un’eccezionale flottiglia di “coralline”, per poter pescare tanto corallo nel mare della Sardegna, al fine di venderlo e trovare il danaro necessario alla costruzione. La flottiglia delle Coralline cervesi si schierò sul mare di buon mattino di primavera, davanti al tempietto di S. Erasmo, da dove il parroco le benedisse. Le vele scomparvero presto all’orizzonte, e di loro non si seppe più nulla. Passò un anno, e dal balzo del bastione tutti i giorni le mogli dei“ corallini” con i bambini in braccio, scrutavano a turno l’orizzonte, aspettando con impazienza l’apparire di una vela. L’attesa purtroppo fu vana. Il mare di Sardegna, nei pressi dell’isolotto di Mezzomare, oltre le bocche di Bonifacio, era divenuto la tomba dei marinai partiti in cerca di fortuna, inghiottiti da una tempesta. Si è approssimativamente identificato il presunto luogo del triste evento, che è stato definito il Banco delle Vedove, proprio in memoria di questo fatto.

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